Poems written in 1987-1989

La maledizione del poeta

The curse of the poet

Moon that coldly enlightens
the night of the fugitive,
the trail to dogs reveals
and incites to capture.

Moon that shadow discloses
of whom for his misfortune
the rope and the knot mark
as a warning and example,

you damn diva
of deceit and lies,
that deceives broken hearts
and lost dreamers,

you that from on high observes
from the height of your seat,
and pretends to judge
but mud and the soil disdains,

be cursed oh goddess
and harm to those who adore you,
veil your face while shadow
hides my pain.

Luna che fredda illumini
la notte del fuggiasco,
la traccia ai cani sveli
e inciti alla cattura.

Luna che l’ombra mostri
di chi per sua sventura
la corda e il nodo segnano
a monito ed esempio,

tu maledetta diva
di inganni e di menzogna,
che illudi cuori infranti
e persi sognatori,

tu che dall’alto guardi,
dall’alto del tuo scanno,
che giudichi e pretendi
ma fango e terra sdegni,

sii maledetta o dea
e male a chi ti adora,
vela il tuo volto e l’ombra
nasconda il mio dolore.

Notte d’inverno

English translation

Soon

La luna sfuma le forme alla notte
pallida segna i contorni
al nero proseguire del mio cammino.
Sento la terra col passo, il vento col viso
e stringo la pelle e la stoffa
sulle ossa ghiacciate.

Voci di casa e stoviglie
accompagnano il caldo brillare
di scacchi tagliati nel vuoto dei muri
e già questa strada mi sembra
più sola e straniera.

Uomo

Man

You who are soil and soil will be
soft clay after divine model
sign of time by time determined
timid step, plow furrow

You who are the wind that blows away
sow your seed in mountains and sea
lash plains, hills, and valleys
penetrate the cost of frosty ground

You as a fire, that impatient blazes
burn savagely love and regret
light up the night to the lost wanderer
tragic pyre for those you met

Silent water, roaring water
slime and mud that covers everything
clear spring, harbinger of life
follow and grab those escaping in front of you.

Tu che sei terra e che terra sarai
morbida creta a divino modello
segno del tempo dal tempo segnato
timido passo, solco d’aratro

Tu che sei vento che soffia lontano
spargi il tuo seme sui monti e sul mare
sferzi pianure, colline e vallate
penetri gelido alla terra il costato

Tu come fuoco, tu che ardi impaziente
bruci selvaggio l’amore e il rimpianto
lumi la notte al viandante sperduto
tragico rogo per chi ti ha incontrato

Acqua silente, acqua che rugge
melma e fanghiglia che tutto ricopre
limpida fonte di vita foriera
segui ed afferri chi fronte a te fugge.